Pinocchio senza stivali e il Grillo Danzante- Spettacolo di marionette

Pinocchio senza stivali e il Grillo Danzante- Spettacolo di marionette

Una menzognera rivisitazione delle avventure di Pinocchio
con burattini, marionette a filo e a tavoletta, ombre e oggetti animati.

E se Pinocchio, invece di diventare un bambino restasse una marionetta di legno?
Come andrebbe a finire la sua avventura?

Il burattino di collodiana memoria, messo alle strette dalla fata Turchina, che vorrebbe fare di lui bambino perbene, fugge sul più bello dalla sua novella per tentare di cambiare il proprio destino.
Fa irruzione nelle fiabe classiche, da Cappuccetto Rosso a Cenerentola, fino al Gatto con gli stivali, per trovare una parte da attore, ma nessuno dei personaggi sembra disposto a concedergliela e a sovvertire così, l’ordine delle loro trame consolidate.
A differenza del Pinocchio con gli stivali di Malerba, a cui viene fatto un esplicito omaggio, il nostro Pinocchio, indisciplinato e utopista, non si arrenderà neanche al mondo rigido e conservatore delle fiabe e pur di non diventare un ragazzino in carne ed ossa, stravolgerà dall’interno le sue avventure, concretizzando in parte il sogno di Geppetto che voleva fare di lui un burattino giramondo capace di ballare, saltare, tirare di scherma e fare i salti mortali.

Lo spettacolo rivisita in chiave ironica la storia di Pinocchio, utilizzando in maniera originale le diverse forme del teatro di figura, dagli oggetti animati alle marionette a tavoletta.

Durata: 60 minuti – per teatri, sale e spazi chiusi.

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La Zuppa di Sasso- Speattacolo di muppet

La Zuppa di Sasso- Speattacolo di muppet

Lo spettacolo, liberamente tratto da Una zuppa di sasso di Anais Vaugelade, vuole mettere in risalto, attraverso l’utilizzo di grandi animali in stoffa, come la semplice condivisione di un piatto di minestra possa permettere di valicare le barriere della diffidenza, del pregiudizio e dell’individualismo, facendo incontrare sconosciuti o acerrimi nemici.
Una metafora che a partire dallo scambio di cibo indaga le forme del pregiudizio, della discriminazione e apre le porte ad una convivialità scevra di paure e piena di solidarietà.

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