U topi A

U topi A

Le parole che raccontano il mondo non sono quasi mai neutre e descrittive, ma servono a costruirlo, a colorarlo di emozioni e riempirlo di giudizi e di pregiudizi.

Termini come extracomunitario, immigrato, clandestino e perfino straniero, all’apparenza privi di connotazioni negative, si sono caricati strada facendo di sentimenti legati alla paura, alla diffidenza, al sospetto e all’esclusione.

All’interno di uno spazio intimo, simile alle camere oscure dei fotografi ambulanti, uno spettatore alla volta potrà sbirciare dentro la scatola-teatro e scoprire un mondo diverso, dove le parole assumono significati positivi e anche le esperienze più difficili, come il migrare, diventano momenti di speranza e fiducia nel futuro.

I protagonisti di questo viaggio sono due piccole marionette, uno zio e un nipote, con le sembianze metà umane e metà da topo, riflesso di quell’ambivalenza e spersonalizzazione con cui guardiamo coloro che vengono da lontano.

Durata: 4 minuti a replica

Tecnica: marionette a filo e scenografie a manovella

Testo : ispirato al racconto di Alessandro Ghebreigziabiher “il futuro dei miei”

Voce narrante: Elena Vanni

Manipolazione, ideazione : Valentina Paolini

Costruzione scenografie e teatrino: Valentina Paolini e Giovanni Dispenza

Pinocchio senza stivali e il Grillo Danzante- Spettacolo di marionette

Pinocchio senza stivali e il Grillo Danzante- Spettacolo di marionette

Una menzognera rivisitazione delle avventure di Pinocchio
con burattini, marionette a filo e a tavoletta, ombre e oggetti animati.

E se Pinocchio, invece di diventare un bambino restasse una marionetta di legno?
Come andrebbe a finire la sua avventura?

Il burattino di collodiana memoria, messo alle strette dalla fata Turchina, che vorrebbe fare di lui bambino perbene, fugge sul più bello dalla sua novella per tentare di cambiare il proprio destino.
Fa irruzione nelle fiabe classiche, da Cappuccetto Rosso a Cenerentola, fino al Gatto con gli stivali, per trovare una parte da attore, ma nessuno dei personaggi sembra disposto a concedergliela e a sovvertire così, l’ordine delle loro trame consolidate.
A differenza del Pinocchio con gli stivali di Malerba, a cui viene fatto un esplicito omaggio, il nostro Pinocchio, indisciplinato e utopista, non si arrenderà neanche al mondo rigido e conservatore delle fiabe e pur di non diventare un ragazzino in carne ed ossa, stravolgerà dall’interno le sue avventure, concretizzando in parte il sogno di Geppetto che voleva fare di lui un burattino giramondo capace di ballare, saltare, tirare di scherma e fare i salti mortali.

Lo spettacolo rivisita in chiave ironica la storia di Pinocchio, utilizzando in maniera originale le diverse forme del teatro di figura, dagli oggetti animati alle marionette a tavoletta.

Durata: 60 minuti – per teatri, sale e spazi chiusi.

scheda-pinocchio-senza-stivali

scheda-pinocchio-senza-stivali scheda-pinocchio-versione-strada